Le 12 REGOLE per creare un team perfetto

Creare e gestire un team

Trovare i collaboratori giusti per il tuo progetto di business, è il primo scoglio importante che dovrai affrontare, soprattutto se la tua azienda non è ancora in grado di competere con gli stipendi medi di mercato.

Le aziende hanno capito che trattenere i talenti in ambito digital, è un compito sempre più difficile, e cercano di offrire piani di crescita, compensi interessanti, ecc…

Come superare quindi il problema?

Assumere un freelancer o dipendente?

Il primo passo sarà decidere quale inquadramento contrattuale offrire al collaboratore che lavorerà al tuo progetto.

Chiariamo sin da subito la differenza tra i due:

Freelancer (o Libero Professionista): è un lavoratore autonomo dotato di propria partita IVA. Non ha obblighi di recarsi presso l’ufficio di chi gli ha commissionato il lavoro. Il suo obiettivo è quello di portare a termine quanto concordato in fase di preventivo. Al termine del lavoro svolto, non vi sono obblighi tra le parti di successivi rinnovi.
Sia l’importo che la durata della collaborazione sono variabili in base alle necessità e gli accordi intrapresi.

Dipendente: è un lavoratore che ogni mese riceve un compenso fisso per svolgere gli incarichi affidati. Ha maggiori obblighi e tutele da parte del datore di lavoro, rispetto ai freelancers. Ha diritto a ferie, permessi, assistenza sanitaria e trattamento di fine rapporto (TFR); per contro ha quasi sempre l’obbligo di recarsi presso la sede di lavoro con una durata della giornata lavorativa media di 8h.
Sia l’importo che la durata della collaborazione sono obblighi fissi tutti i mesi da parte del datore di lavoro a prescindere dall’andamento finanziario dell’azienda.

Devi porti alcune domande fondamentali prima di optare per una scelta o per l’altra:

  • Che budget prevede il progetto?
    La risposta a questa domanda, ti fornirà maggiori certezze. Se la risposta è non so, vai a leggere questi due post: come creare un Business Plan e come creare un Piano Economico.
    Se il budget è ridotto, un dipendente full-time rientrerebbe alla voce “Costi Fissi”, e in una prima fase in cui avresti bisogno di rimanere il più flessibile possibile, al primo imprevisto rischieresti di mandare in fumo il progetto. Meglio quindi optare in questo caso per un Freelancer fino al raggiungimento di un MVP (Minimum Viable Product).
    Viceversa con budget superiori ci si può concedere qualche rischio in più e iniziare sin da subito a creare delle logiche di team.
  • Prevedi degli uffici o vuoi avere la massima libertà di spostamento?
    Nel caso in cui tu voglia avere una sede con ufficio, i costi da considerare sarebbero superiori. Ma ne vale davvero la pena spendere soldi per un bell’ufficio quando puoi lavorare in Smart Working e avere meno costi?
  • Voglio lavorare da qualsiasi parte del mondo. La sede dell’azienda dovrà essere in Italia o all’estero?
    Se il tuo progetto di vita prevede di trasferirti all’estero o lavorare girando il mondo, le cose cambierebbero; la gestione più semplice prevederebbe la collaborazione con freelancers.
  • Quanto persone coinvolgerà tra 5 anni il progetto?
    Se prevedi che il tuo progetto abbia bisogno di 10-15 persone entro i prossimi cinque anni di attività, potrebbe essere complesso gestire il carico di lavoro esclusivamente con collaborazioni esterne. Il mio consiglio è quello di inquadrare con contratti full-time le persone indispensabili per il funzionamento del progetto, mentre per le parti non nevralgiche al business collaborare con freelancers.
  • Come trovare persone disponibili a lavorare al mio progetto, con poco budget a disposizione?
    Non tutti sono spinti esclusivamente da motivazioni economiche durante il processo di cambio lavoro. Sul mercato ci sono anche persone disposte a scommettere su un progetto di startup, investendoci la loro professionalità e il loro tempo. Questa modalità di lavoro si chiama tecnicamente “Work for Equity”, cioè lavoro in cambio di quote della startup.

Le 12 regole per creare un team perfetto

Le persone di cui hai bisogno per il tuo team devono essere complementari tra loro caratterialmente. Team composti da personalità troppo forti o personalità troppo deboli, possono disgregarsi dopo pochi mesi.

Il primo passo è quello di capire meglio la persona che ti trovi davanti.

Non giudicare dalle apparenze o dal modo di vestire.

Chi lavora in ambito digital ha un modo di vestire più “comodo” rispetto ad altri lavori d’ufficio. Non ti aspettare quindi che un programmatore software si presenti in giacca e cravatta al colloquio. Molto più facile trovare al colloquio una persona con la T-shirt del suo gruppo Metal preferito.

Anche se questo tizio ti sembrerà poco raccomandabile, è uno degli ingegneri della Betabrand (insigniti di importanti premi internazionali), che hanno scherzosamente preso in giro in un video la famosa azienda HP, dopo la dichiarazione che “anche gli sviluppatori devono sottostare al dress-code aziendale indossando la cravatta”. (Fonte: TheRegister).

Ora, senza voler generalizzare, per esperienza personale posso dirti che in anni di lavoro, le migliori “menti” sia a livello di competenza che di qualità del lavoro, erano vestiti all’incirca come il tizio nella foto. Viceversa le migliori fregature le ho prese proprio da chi indossava una cravatta.

Crea un team eterogeneo caratterialmente

Avere troppi leader, piuttosto che solo persone remissive, può risultare estremamente dannoso. Il rischio è di generare conflitti e bloccare il flusso di lavoro.

Prima ancora dell’inizio del colloquio, sottoponi al candidato il seguente questionario: 16personalities. Dura circa 15 minuti ed è gratuito.

16Personalities Test Personalità Gratis

Una volta compilato il test, il sito ti fornirà un riepilogo caratteriale del candidato, che si andrà a posizionare in uno dei 4 tipi principali:

  • Analisti
  • Diplomatici
  • Sentinelle
  • Esploratori

Al termine del colloquio (non prima) leggete insieme il risultato è poi poni questa semplice domanda: «Ti rispecchi in questo tipo di personalità?». Ora lascia parlare il candidato.

Resterai sbalordito dall’accuratezza dei risultati che otterrai.

Cerca persone più brave di te

Ho conosciuto imprenditori che avevano paura che un proprio dipendente diventasse più bravo di lui in alcune aree aziendali.

Questa è la paura più stupida che un leader possa avere.

Se un dipendente è più bravo di te (o lo diventa nel tempo) nel fare un lavoro, dovresti esserne felicissimo!

I vantaggi sono molteplici:

  1. Avrai un’ottima occasione per imparare (anche se sei il più alto in grado dovrai avere sempre l’umiltà di conoscere cose nuove)
  2. Potrai sentirti più sicuro nel delegare i compiti.
  3. Saprai di aver fatto un ottimo lavoro, dalla selezione alla formazione.

Evita assolutamente gli Yes-Man

L’ultima cosa di cui hai bisogno, è un dipendente che ti dica sempre sì! Anche se sentirsi dare sempre ragione, potrebbe darti l’impressione di fare le scelte giuste, in realtà questo tipo di risorse non apporterà nessun valore aggiunto alla tua azienda.

Cerca persone con spirito imprenditoriale

Puoi dire di aver fatto “bingo”, quando trovi un candidato che nelle sue precedenti esperienze, ha creato da zero uno o più progetti. Anche piccoli, non importa. Ma sarà una persona estremamente “pratica” che saprà aiutarti nei problemi quotidiani.

Vai a caccia nel CV di questo dettaglio fondamentale.

Incentiva lo smart-working

La vera rivoluzione nel mondo digital è la possibilità di lavorare da qualsiasi parte del mondo.

Vuoi stare a casa con i tuo figli mentre lavori? Puoi farlo. Lavorare da una spiaggia. Puoi farlo. Lavorare in biblioteca. Puoi farlo.

Anche con un contratto da dipendente.

In Italia, c’è una legge che disciplina proprio questo modello lavorativo: Legge sullo Smart Working (Legge n.81/2017).

Ma nonostante ciò, le aziende italiane che hanno adottato questa tipologia lavorativa, sono ancora limitate.

Uno spiraglio di evoluzione potrebbe essere arrivato dall’isolamento forzato dovuto al Coronavirus.

Beh, ti di una notizia…

Sul mercato ci sono un sacco di persone disposte anche ad abbassarsi di un 10%-20% lo stipendio, pur di lavorare accanto ai propri cari.

La principale fonte di stress in azienda parte proprio durante la tratta casa-ufficio. Non sottovalutare questo aspetto perché potrebbe essere la tua chiave di volta per attirare talenti.

Imposta un lavoro ad obiettivi, non a tempo

Nel caso in cui decidessi di assumere un dipendente a tempo pieno, non cedere alla tentazione di arrabbiarti se un dipendente inizia o finisce fuori orario. Lascia totale flessibilità sulle ore lavorate, ma prima impostate insieme degli obiettivi da raggiungere settimanalmente e mensilmente.

Questa libertà deve essere ovviamente compatibile alla gestione quotidiana dei clienti/partner.

Fidati ma verifica

La maggior parte degli imprenditori ha un atteggiamento di diffidenza verso i propri dipendenti. Le paure più frequenti sono le brutte parole alle nostre spalle, le pause caffè che durano ore, ecc..

Ecco, se arrivi a questo tipo di atteggiamenti, ti sto per dire una cosa che non ti piacerà: la responsabilità è tua al 99%. Potresti aver sbagliato o in fase di assunzione, o in fase di formazione/costruzione del team.

Durante le fasi di creazione del team, non affrettare i tempi cercando di strafare. La fiducia è un sentimento fondamentale in un gruppo che va consolidata nel tempo. Dai gradualmente fiducia ai tuoi collaboratori iniziando a delegare alcuni compiti.

Una volta stabilito un rapporto di fiducia, aiuta i membri del tuo team a sviluppare un pensiero strategico. Quest’ultimo sarà necessario in quei momenti in cui non avrai idee e ti sentirai bloccato imprenditorialmente: questa situazione capita soprattutto quando il carico di lavoro aumenta e non ottieni i risultati sperati.

I membri del team avendo sviluppato un pensiero strategico potranno venirti in aiuto con nuove idee e proposte da attuare in azienda.

Premia i dipendenti che sono al tuo fianco “dal giorno uno”

I dipendenti che sono stati con te dall’inizio, quando ancora nessuno credeva in te, sono il tuo punto di forza.

Se li avrai formati adeguatamente saranno allineati alla tua visione aziendale e sapranno comunicare con leadership ai nuovi arrivati. Le persone amano essere responsabilizzate e vedere i loro sacrifici premiati.

Presta attenzione ad un punto fondamentale: prima di aumentare il livello di responsabilità di un membro del team, assicurati che:

  1. Lo voglia, e si senta all’altezza
  2. Abbia sviluppato adeguate competenze gestionali
  3. Gli altri membri del team non ne risentano

Per il primo punto, parla con il diretto interessato e valuta se questo incremento di lavoro, sia compatibile con la sua vita privata.

Qualora fosse disponibile all’inizio di questa nuova opportunità lavorativa, formalo adeguatamente iscrivendolo ad un corso professionale di leadership/gestione del personale. Essere un ottimo lavoratore, non implica automaticamente avere le skills per poter guidare un gruppo.

Valuta inoltre come potrebbero prenderla gli altri membri del team. Per avere una risposta esatta a questa domanda, ti basterà restare in silenzio e guardare/ascoltare il tuo team. Se avrai costruito la cultura del tuo team su una condivisione libera di idee, riuscirai in pochi minuti a capire chi hanno eletto a leader del gruppo. Quella sarà la prima persona da prendere in considerazione, in modo che il suo Job Title sia allineato alla sua leadership. Avrai un dipendente sereno e un team pronto ad ascoltare le indicazioni che fornirà.

E ricorda: promuovi la persona giusta per il team, non per te! Ci sono scalatori sociali/aziendali pronti a imbonirti e lodarti… i classici “paraculo” insomma. Stai lontano da loro come la peste. Danneggiano te e tutto il team. Hai bisogno di feedback sinceri, non di adulatori.

Sii sempre sincero. Menti solo a fin di bene

Nella vita di un imprenditore dovrebbero esserci poche occasioni in cui dovrebbe mentire al proprio team, soprattutto se alle tue dipendenze dirette. Una di queste credo sia quando ci sono problemi difficili che stai cercando di risolvere.

Cerca di far pesare il meno possibile questi problemi sui componenti del team, o potresti caricarli di ansie e stress. Tutela e proteggi sempre chi lavora con te.

Assumiti le responsabilità degli errori (anche quelli dei tuoi collaboratori)

Sappi che non c’è cosa più odiosa di un imprenditore che non sia in grado di ammettere i propri errori. Tutti siamo umani, e sbagliamo. Tutti, dal primo all’ultimo.

Le mille cose da fare, i pensieri e le responsabilità, ti porteranno in breve tempo a commettere errori.

Solo chi non fa, non sbaglia.

Ti posso garantire che sono pochissimi gli imprenditori in circolazione in grado di ammettere senza scuse i propri sbagli.

Quei pochi che ci riescono, sono incredibilmente stimati dai propri collaboratori.

Accettare e assecondare la cultura dell’errore all’interno della propria azienda, significa assumersi il rischio di migliorare. Senza errori, non può esistere innovazione (personale e aziendale).

Armati di spalle larghe, e ricordati che:

«Un bravo leader accentra a sé le critiche, e divide col team i suoi successi».

Dai istruzioni precise e dettagliate

Avere un team confuso su quali siano i propri compiti e obiettivi da raggiungere, finisce con il dimezzare il rendimento di ciascuno.

Un basso rendimento è sinonimo di una perdita di denaro, perché diminuisce l’efficienza di un team.

Per risolvere questo problema dovrai effettuare un ottimo lavoro iniziale di strategia del tuo business, con la stesura di un Business Plan ed un Piano Economico.

Parla in modo diretto al team

Le pillole amare non hanno bisogno di essere addolcite. Perché sarebbe solo controproducente.

Tratta tutti come persone responsabili, e porta loro sempre il rispetto che meritano, ma se devi far loro una critica, falla in modo diretto.

La critica deve essere esclusivamente limitata su temi professionali.

Si aprirà un confronto sincero, in cui potresti scoprire scenari che non avevi preso in considerazione.

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3 Commenti
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Francesca
Francesca

Il quiz sulle 16 personalità che hai inserito in articolo è qualcosa di pazzesco, ci ha azzeccato su tutto sul mio profilo caratteriale 🙂 🙂 🙂 🙂
Non lo conoscevo, grazie davvero!

Tonio
Tonio

“Solo chi non fa, non sbaglia”, quanta verità in una sola frase.
Bisogna avere sempre il coraggio di osare.
Ciao caro Simo!

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